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Il volume propone una riflessione sulla vedovanza come evento spirituale, segnato dalla scoperta di una nuova vocazione alla sequela del Signore, sino ad abbracciare la via della consacrazione a Lui. La vedova cui fa riferimento il testo è cara alla Chiesa che, sin dai tempi apostolici, ha volto il suo sguardo materno su di lei, sostenendo la sua condizione, che alcuni Padri della Chiesa paragonavano a quella delle tortorelle, creature caste e solitarie. Nel 1996, S. Santità Giovanni Paolo II, nell'Esortazione Apostolica postsinodale Vita Consecrata affermava: «Torna ad essere oggi praticata anche la consacrazione delle vedove [...] Queste persone, mediante il voto di castità perpetua quale segno del Regno di Dio, consacrano la loro condizione per dedicarsi alla preghiera e al servizio». Pertanto l'Ordo viduarum è formato da vedove che emettono il sacro proposito di permanere per sempre nella condizione vedovile. Attraverso il Rito liturgico, pubblico e solenne della loro consacrazione a Dio per mano del Vescovo, scelgono di vivere nella castità perpetua, con spirito di povertà e di obbedienza, per essere segni del Regno di Dio, al servizio della famiglia, della Chiesa e nella diaconia della carità verso gli ultimi. Vocazione vedovile nell'Ordo Viduarum come già indicato dal Concilio Vaticano II. Lo "stato vedovile" analizzato dal punto di vista storico, teologico e spirituale. Approfondimento sul tema della "viduità" con la sua ricchezza spirituale e pastorale quale forma di vita evangelica.